Trasparenza dei Costi e MiFID II
La direttiva MiFID II ha rivoluzionato il panorama della consulenza finanziaria in Italia, portando con sé un nuovo standard di trasparenza e chiarezza nei costi e negli oneri associati agli investimenti.
In questo articolo, esploreremo l’impatto della MiFID II sul settore finanziario, i benefici per gli investitori e come ottenere il massimo dalla consulenza finanziaria e dal rapporto bancario.
Con l’introduzione della direttiva MiFID II, il settore della consulenza finanziaria ha subito una trasformazione epocale. La MiFID II ha posto l’accento sulla trasparenza dei costi e degli oneri associati agli investimenti, garantendo agli investitori un maggiore accesso alle informazioni necessarie per prendere decisioni finanziarie consapevoli. Infatti, prima dell’introduzione della normativa, ottenere in autonomia informazioni concernenti i costi sostenuti sui propri investimenti era assolutamente difficile anche per gli investitori piu’ preparati.
I Benefici per gli Investitori
Conoscere i veri costi dei propri investimenti è essenziale per proteggere il proprio patrimonio e massimizzare i rendimenti. Grazie alla trasparenza fornita dal rendiconto Mifid (costi e oneri), gli investitori possono valutare se i servizi di consulenza finanziaria offerti sono convenienti e in linea con i loro obiettivi finanziari. Questo porta a una maggiore fiducia nel processo decisionale e a una migliore gestione del rischio.
Attenzione: se sei un investitore che detiene degli strumenti finanziari in banca e non hai mai visto dei costi applicati o pensi che i tuoi investimenti non abbiano un costo, sei in una situazione molto delicata.
Primo: perché stai sostenendo delle spese che non sai di avere.
Secondo: perché non sei informato riguardo i costi e su questo potrebbe scattare l’allarme trasparenza nei confronti dell’istituto presso il quale hai il deposito titoli.
Rendiconto Mifid: dove recuperarlo
Il rendiconto Mifid deve essere prodotto da banche e consulenti ed inviato obbligatoriamente al cliente entro il 30 aprile di ogni anno e fa riferimento ai costi ed oneri sostenuti nell’anno precedente.
Tuttavia sono ancora molto pochi i clienti che conoscono ed utilizzano questo fondamentale strumento. I 5 motivi principali sono:
- viene prodotto una sola volta all’anno quindi facilmente il cliente si dimentica della sua esistenza, diversamente da quanto accade con i documenti che riceve da banche e consulenti trimestralmente o semestralmente.
- il rendiconto non viene piu’ spedito in formato cartaceo. Alcuni istituti lo caricano online in una sezione abbastanza nascosta dell’home banking. Pochissime banche avvisano dell’esistenza del rendiconto o via e-mail o con avvisi nell’home banking.
- alcune banche caricano un rendiconto riassuntivo e solo se espressamente richiesto dal cliente producono il rendiconto dettagliato (strumento fondamentale).
- il rendiconto spesso viene confuso dai clienti come una tra le varie comunicazioni bancarie e viene quindi trascurato se non addirittura ignorato completamente.
- il rapporto tra il cliente e il suo consulente di riferimento è piuttosto distaccato, quindi mancando una periodica comunicazione tra le due parti, tra i vari argomenti che non si sviluppano ne si trattano rientra anche la rendicontazione dei costi.
Come si può intuire, nonostante la normativa Mifid abbia creato le basi per una trasparenza che non ha precedenti, rimangono comunque tuttora molte zone d’ombra che fanno il gioco a intermediari piu’ costosi a discapito del cliente e del suo patrimonio.
La strategia chiave per massimizzare i propri investimenti: tenere sotto controllo i costi
E’ fondamentale studiare il rendiconto dettagliato dei costi e degli oneri associati ai propri investimenti. Ormai giunti fin qui, ne abbiamo compreso l’importanza. Questo aiuterà a capire esattamente quanto si sta pagando e a valutare se i costi dei servizi offerti sono congruenti. E’ producente inoltre mantenere un dialogo aperto con il consulente, esprimendo le proprie esigenze e preoccupazioni in modo da essere certi di ottenere un servizio su misura. I costi devono sempre essere congruenti con i ritorni potenziali che si otterranno e che sono già stati ottenuti.
Chiaramente per ottimizzare i propri investimenti va letto e compreso il rendiconto. Certamente non è un’attività alla portata di tutti e se il proprio consulente o banca non si dedica attivamente e con premura a leggere ed informare il proprio cliente sui costi che sta sostenendo, al cliente deve scattare un campanello d’allarme.
Ogni banca ed intermediario ha un suo modello di rendicontazione costi ed oneri. Ma ci sono dei punti fissi che vanno rispettati e che sono comuni a tutti:
- i costi vanno espressi in valore assoluto e in forma percentuale.
- i costi si calcolano in base alla giacenza media dell’intero portafoglio.
Inoltre nel rendiconto sono esplicitati i costi:
- totali dovuti alla propria banca/intermediario
- i costi dovuti a soggetti terzi che sono emittenti di prodotti finanziari
- quanto la banca quindi anche il consulente (che non lavora gratis) ha incassato dalla vendita di tali prodotti finanziari.
Chiaramente dopo aver compreso a fondo i costi che si sostengono per il proprio patrimonio, qualunque azione volta alla gestione e alla valorizzazione del patrimonio stesso, è intrapresa con una consapevolezza totalmente diversa. E’ opportuno ricordare che l’analisi dei costi è comunque un lavoro che va svolto con attenzione prima di dare il via a qualunque investimento.
Una volta letto e compreso il rendiconto, se i costi che vengono addebitati al cliente superano il 2% è opportuno riflettere sugli strumenti o prodotti in portafoglio. Valutare alternative meno costose è certamente un primo passo importante da compiere. Non è raro trovare portafogli di clienti del mondo finanziario tradizionale che sostengono costi mediamente del 2-3% ma in taluni casi si arriva anche al 5%. In finanza, il risparmio è di per se un guadagno. Bisogna tenerlo ben presente. Se vuoi vedere degli esempi di commissioni che vengono applicate a dei prodotti finanziari molto presenti nei portafogli dei clienti italiani e che si traducono in costi che il cliente sostiene clicca qui.
Qualora ci sia palese mancanza di trasparenza riguardo i costi, o non sai come reperire il rendiconto o se ce l’hai non lo comprendi fino in fondo, puoi contattarmi. Essendo un professionista indipendente quindi lavorando senza aver pressioni commerciali posso elaborare un’analisi dettagliata ed un eventuale piano per poter gestire il patrimonio a costi inferiori.
Il consulente finanziario autonomo (indipendente) e il sistema finanziario tradizionale
La differenza sostanziale tra le due figure sta nel fatto che il consulente finanziario autonomo è indipendente dal mondo bancario è pagato a parcella dal cliente e non percepisce commissioni sulla vendita o allocazione o distribuzione di prodotti che sono prevalentemente fondi comuni di investimento, polizze unit linked e gestioni separate. Il sistema finanziario tradizionale ovvero le banche e i consulenti delle banche siano essi quelli che si trovano in filiale o i consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede (leggasi promotori finanziari) invece ottengono il loro profitto proprio dall’allocazione-distribuzione-vendita dei suddetti prodotti finanziari. Chiaramente piu’ sono costosi i prodotti finanziari da loro trattati, piu’ consistenti sono i guadagni per la rete vendita e per la banca. Da qui nasce l’annosa questione sui conflitti di interesse delle banche riguardo a cosa propongono ai propri clienti e questo spiega perché in buona parte non viene data la dovuta visibilità al rendiconto dei costi ed oneri.
Conclusioni:
Nonostante i progressi compiuti dalla MiFID II, il settore finanziario continua ad affrontare sfide in termini di trasparenza e conflitti d’interesse. Gli investitori che cercano una consulenza finanziaria davvero indipendente e priva di conflitti di interesse possono rivolgersi a me in qualità di consulente finanziario autonomo. Solo così l’investitore potrà essere sicuro di ottenere un servizio veramente personalizzato e trasparente con la totale garanzia che i suoi interessi siano veramente al centro di ogni decisione. Tutto ciò si traduce in vantaggi che si manifestano in un grosso risparmio dovuto ad una forte riduzione dei costi data dalla ricerca di strumenti maggiormente efficienti e di un istituto bancario che sia il piu’ adatto al cliente nell’erogazione dei servizi a costi adeguati.