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Come investire i propri soldi?

Come investire soldi è sicuramente una delle domande che chiunque si è posto almeno una volta nella vita.

 

Quando si hanno dei soldi, che siano frutto del proprio lavoro o che siano un’eredità e quindi frutto del lavoro di persone care, nasce naturalmente l’esigenza di valorizzare il patrimonio.

Essendo complesso il mondo finanziario, per molti investitori risulta ovviamente difficile comprendere sia i prodotti sia i relativi costi, potenziali benefici ma soprattutto rischi.

Come di consuetudine di questi tempi, facendo delle ricerche su internet per trovare un modo per investire i propri soldi, appaiono un’infinità di risultati: si parte dal classico guru che promette di trasformare in oro ciò che tocca per passare a sistemi piu’ o meno strampalati che variano a seconda della moda del momento fino ad arrivare alla classica pubblicità della banca di turno che pubblicizza i propri prodotti come fondi, conti deposito e così via. Anche nei media piu’ tradizionali come la tv o le inserzioni nei giornali o nei cartelloni stradali si vedono le pubblicità dei vari buoni fruttiferi postali o dell’ultimo BTP in emissione o del conto deposito super remunerativo della tal banca.

Già a questo punto la confusione o quanto meno il dubbio inizia a farsi vivo. La conseguenza di ciò è che molti si astengono dall’investire mantenendo i soldi in conto corrente e altri invece cercano di documentarsi per fare scelte informate.

Molti investitori si recano in banca dove detengono già il conto corrente e chiedono informazioni. D’altronde un ambiente familiare crea piu’ agio e fiducia. Dopo una bella chiacchierata in cui si parla dei vantaggi di investire in quell’istituto vengono proposti degli strumenti che ovviamente sono sicuri, adatti al profilo di rischio e che nel tempo daranno delle soddisfazioni. A questo punto basta qualche firma e il gioco è fatto.

Domanda: “siamo sicuri di aver fatto la scelta giusta?”

D’altronde gli strumenti che abbiamo comprato dovremo detenerli per un certo periodo di tempo e se non si raggiungeranno gli obiettivi attesi, il risultato sarà solo tempo perso (risorsa preziosissima) e un incolmabile senso di frustrazione. Se l’investimento va male anche il capitale iniziale sarà stato intaccato. 

Ahimè la risposta è: “purtroppo no.”

 La complessità degli strumenti finanziari rende gli investitori vulnerabili e soggetti a decisioni dettate da bias cognitivi (idee e convinzioni soggettive che portano a scelte veloci) e fattori non razionali (suggerimento dell’amico, vicinanza a casa dell’intermediario, simpatia del referente bancario ecc.) che troppo spesso non rappresentano il meglio per le loro esigenze.

Strumenti o pianificazione?

 

Se durante il colloquio con il rappresentante bancario si è parlato di strumenti o prodotti finanziari, quasi certamente non si è sulla strada corretta per raggiungere gli obiettivi finanziari.

Secondo la mia esperienza, l’approccio e la logica che segue la maggior parte delle persone che si rivolgono alle banche, è un approccio votato alla ricerca dello strumento piu’ performante sia esso il fondo azionario piuttosto che l’ultimo conto deposito o BTP emesso. Questo approccio è completamente sbagliato in quanto obsoleto e non funzionale ai mercati attuali e alle esigenze dei giorni nostri. Inoltre se come cliente, richiedo prestazioni e risultati ad un rappresentante bancario, è chiaro che per esigenze commerciali poi mi vengano proposti prodotti che sulla carta possono potenzialmente performare di piu’. Il rischio che la consulenza sia influenzata dagli incentivi che il produttore riconosce al distributore cioè la tua banca, si fa estremamente concreto. Tuttavia non sarà uno strumento piuttosto che un altro a far arrivare i risultati finanziari sperati, ma sarà la corretta pianificazione iniziale e la successiva supervisione che tutto vada come pianificato all’inizio che farà ottenere gli obiettivi prefissati. Per questo bisogna slegarsi dalla logica di strumento performante o strumento sicuro.  Un esempio: se voglio fare un viaggio non sarà sufficiente comprare il biglietto aereo per potersi ritenere soddisfatti e appagati del viaggio. Sarà necessario organizzare le tappe del viaggio, prendere in considerazione alcuni ristoranti su cui andare a mangiare, pensare ai musei da visitare, come raggiungerli e quando andarci. Sarà inoltre necessario avere un piano B in caso di eventuale maltempo o di sciopero dei mezzi pubblici. E così via.

Nell’ambito finanziario, che è notoriamente un mondo complesso e ricco di variabili esterne, è così: bisogna pianificare per filo e per segno cosa si andrà a fare e perché.

D’altronde, se consideriamo l’importanza dei risultati che sottendono a determinate decisioni, viene da se che le decisioni stesse devono essere prese dopo un’attenta analisi dei vari fattori che necessariamente vanno valutati.

Arrivati a questo punto credo concorderai con me che investire i propri soldi non è una passeggiata.

Obiettivi finanziari

 

Ognuno di noi ha degli obiettivi che variano soggettivamente. Questi obiettivi solitamente sono il valorizzare il proprio patrimonio, mettere da parte dei soldi per far studiare i figli in qualche prestigiosa università estera, comprare una seconda casa, pensare alla fase della pensione in cui non si percepirà piu’ uno stipendio pieno, ma qualunque sia l’obiettivo che hai in mente va bene.

Svariati obiettivi ed esigenze diverse non possono essere declinati con uno strumento o prodotto bancario.

 Un recente studio riporta che alcuni prodotti offerti e raccomandati agli investitori, non producono risultati soddisfacenti e non rispondono al meglio ai loro interessi.

EIOPA ed ESMA hanno riscontrato che alcuni prodotti (sia strutturati sia di investimento assicurativi) negli ultimi anni hanno ottenuto rendimenti molto bassi o addirittura negativi, soprattutto dopo la deduzione delle commissioni riconosciute agli intermediari (qui puoi leggere i costi dei fondi comuni di investimento).

Ciò porta a conseguenze complesse e gravi .

Primo fra tutti a causa di questi prodotti di scarsa qualità, gli investitori molto difficilmente riescono ad accumulare capitale per gli obiettivi o esigenze di vita o pensionistiche. Per l’investitore viene naturale sentirsi non tutelato o trattato in modo corretto e la fiducia nei mercati e la volontà di investire crolla drasticamente.

Serve quindi una pianificazione e una supervisione costante da parte di un professionista che sia libero da dinamiche commerciali come il sottoscritto.

Una volta fatta un’attenta pianificazione ecco che si andranno a scegliere gli strumenti piu’ adeguati per ottenere i risultati che ci si è prefissati e, tali strumenti possono essere tenuti o liquidati a seconda del variare delle condizioni di mercato o meno. 

Ecco perché è importante sganciarsi mentalmente dalla “logica prodotto/strumento” e abbracciare invece la logica “pianificazione/gestione”.

A questo punto la domanda che sorge spontanea è: essendo così complicata la gestione delle proprie sostanze, cosa si può fare? Qual è il primo passo per dirigersi verso i propri obiettivi? Sono soddisfatto di quanto fatto fin’ora o mi sono solo accontentato perchè sfiduciato?

La risposta non è semplice tantomeno univoca, tuttavia alcuni consigli sono:

  • Evita i guru, le mode del momento e chi fa promesse certe ed allettanti: gestire i soldi è una professione che richiede preparazione, studio, strumenti, tempo e attenzione costante.
  • Rivolgiti solo a chi è un soggetto vigilato e quindi autorizzato ad operare come il sottoscritto. Questa per te è un ulteriore garanzia che ti trovi davanti un professionista che si forma costantemente e si dedica al proprio lavoro quotidianamente.
  • Evita di incappare in chi è in pieno conflitto di interessi perché non è pagato a consulenza ma a vendita di prodotto. Tale situazione lo porterà a consigliare un prodotto piu’ interessante per le sue tasche che per il portafoglio del cliente cioè il tuo. Le conseguenze le ho citate in questo testo.
  • Non acquistare o firmare polizze con durate poliennali. Si ricade nel concetto di prodotto e non di pianificazione e il costo che devi sostenere è sicuramente molto alto (anche se non sarà ben esplicito) inoltre nei primi anni ci saranno delle penali altissime in caso di disinvestimento anticipato.
  • Attenzione al rischio: il concetto di rischio è complesso e per un non esperto è un’entità di cui troppo spesso si ignora l’esistenza. Il dato di fatto è che il rischio è ineliminabile e quindi va assolutamente gestito e mitigato. Inoltre il rischio deve essere correttamente remunerato. Non esistono prodotti o strumenti senza rischio. Se ti trovi davanti qualcuno che garantisce la sicurezza assoluta di qualche strumento, diffida anche se indossa giacca e cravatta.

 

A questo punto ti starai chiedendo cosa fare alla luce di quanto esposto. Ti dico cosa posso fare io per te:

 

– Posso ascoltare le tue esigenze e indirizzarti sul percorso migliore per la gestione dei tuoi soldi.

– Posso fare un’analisi dettagliata e fornirti un parere indipendente pertanto libero da conflitto di interessi se detieni già degli strumenti finanziari.

– Se hai un portafoglio in essere possiamo studiarne l’evoluzione facendo delle analisi di scenario e capendo quindi se sei sulla strada giusta verso i tuoi obiettivi finanziari o se ci sono dei rischi latenti di cui si ignora l’esistenza ma che andrebbero gestiti prima che si manifestino negativamente.

– Posso analizzare tutti i costi che stai sostenendo (anche se non ne sei a conoscenza) e che vanno ad impattare sull’andamento del tuo portafoglio.

– Se stai valutando una proposta di investimento, posso offrirti un parere imparziale basato sul tuo profilo di rischio, analizzando i costi che sosterrai (no non sono solo i costi del conto corrente…)  e valutando approfonditamente il rapporto rischio/beneficio.

Prenota un appuntamento con me, è  possibile incontrarci di persona presso il mio ufficio o anche da remoto tramite le piattaforme piu’ comuni usate oggi (Google Meet, Zoom, Skype, ecc)

I tuoi risultati finanziari sono importanti.
Sarò felice di risponderti